È la commedia più famosa del grande commediografo latino, indiscusso capolavoro del teatro classico, tra i più imitati nel corso dei secoli.
Protagonista è il vecchio Euclione, avaro e misantropo, che, scavando nella sua abitazione, rinviene una pentola colma d’oro, e da quel momento è terrorizzato che gli venga rubata; per scongiurare tale pericolo, egli «si logora la salute e il cervello», sospettando dei servi e di chiunque si avvicini alla sua casa.
Quando l’attempato vicino Megadoro si dimostra disposto a sposare la giovane figlia di Euclione (Fedria) anche senza dote, l’avaro accetta, ma comincia presto a sospettare che la richiesta di matrimonio abbia per fine il progetto di sottrargli la pentola. Mentre i cuochi inviati dal futuro sposo, e impegnati nei preparativi per le nozze, entrano ed escono dalla sua porta carichi di vivande, diventano per lui ladri potenziali, i cui movimenti gli sembrano furtivi e scaltri. Fra accessi d’ira e di sconforto, egli decide allora di spostare la pentola e di seppellirla nel santuario della Buona Fede.
Presso l’Obihall di Firenze il 22 Maggio alle ore 16 e alle ore 21.
Biglietti: posto unico €.16,00 (ore 16.00) – posto unico €. 22,00 (ore 21.00).
Ufficio prevendita e informazioni spettacoli: 055 5417259 – 5532851.
Luogo: Via F. De Andrè, Firenze, Firenze