Opere in viaggio. Un dipinto di Claude Monet alla Collezione Cerruti a Rivoli

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Il dipinto di Claude Monet “La Falaise et la Porte d’Aval”, 1885, del Museum Barberini di Potsdam è ospitato fino 18 agosto 2024 alla Collezione Cerruti, Castello di Rivoli.

Con l’esposizione di La Falaise et la Porte d’Aval, 1885, di Claude Monet (Parigi, 1840 – Giverny, 1926), inaugura un nuovo programma di scambi culturali che, oltre a valorizzare le opere della Collezione attraverso la loro partecipazione a mostre nazionali e internazionali di alto valore scientifico, intende promuovere anche la casa-museo di Rivoli come luogo che offra al pubblico torinese la possibilità di vedere dal vivo grandi capolavori provenienti da importanti collezioni d’arte pubbliche e private.

Claude Monet è annoverato tra i più grandi protagonisti della rivoluzione impressionista francese, di cui fu probabilmente lo spirito più risoluto, prolifico e coerente. Per tutta la vita rimase fedele agli innovativi principi del movimento, per esempio dipingendo sempre en plein air – all’aria aperta – e praticando una pittura di paesaggio fatta di piccoli tocchi di colore e di rapide pennellate che, evitando una rappresentazione dettagliata del reale, era in grado, invece, di cogliere a pieno i mobili riflessi della luce del sole sull’acqua e di trasformare la solidità di una scogliera in una massa fluida d’impressioni vibranti.

Il dipinto La Falaise et la Porte d’Aval di Monet, scelto per la casa-museo di Rivoli, è stato realizzato alla metà degli anni ottanta dell’Ottocento, periodo in cui l’artista viaggiò intensamente visitando più volte le coste settentrionali della Francia e, in particolare, la località di Étretat, in Normandia, famosa per le sue spettacolari scogliere e il caratteristico arco in pietra naturale della Porte d’Aval. Di tutte le regioni visitate in quel periodo, la costa normanna, con le sue località balneari, fu senza dubbio quella che affascinò maggiormente l’artista. Fu durante un’escursione a Étretat al principio del 1883 che, di fronte alle drammatiche formazioni rocciose della Porte d’Aval, Monet iniziò a interessarsi al motivo della falesia, traendo ispirazione, inoltre, dal precedente di Gustave Courbet (Ornans, 1819 – La Tour-de-Peilz, 1877) La Falaise d’Étretat après l’orage, 1870, opera ben accolta dalla critica al Salon di Parigi del 1870 e oggi conservata al Musée d’Orsay di Parigi.



Luogo: Vicolo dei Fiori, 5 , Rivoli, Torino, Torino

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