Alla sua seconda edizione a Firenze, quest’anno il Festival Capriccio Italiano offre tre concerti per la rassegna Musica e Vino (tre programmi con l’Orchestra Nazionale Artes e artisti d’eccezione, preceduti da tre degustazioni enologiche a tema) e sette concerti di musica da camera, con interessanti programmi che spaziano da Beethoven a Frank Zappa.
Giovedì 22 Settembre ore 21.00 – Teatro di Cestello – Firenze
Nicola Mazzanti: The King of piccolo
Nicola Mazzanti: ottavino
Eugenia Tamburri: pianoforte
Programma:
W. A. Mozart: Sonata K.545 (Trascrizione per ottavino e pianoforte di N. Mazzanti)
C. Caliendo: Tarantella
C. Galante: La Saggezza dell’Usignolo
P. Morlacchi: Il Pastore Svizzero
K. Benshoof: Timeles
C. J. Boncompagni: Nuances
R. Insinna: Canto senza parole
A. Cavicchi: Three Moods
R. Galli: Fantasia sull’opera La Traviata
Un titolo che non è solo un curioso ossimoro, ma l’espressione che meglio rappresenta la forza di questo programma.
Uno strumento, l’ottavino, nell’immaginario comune offuscato dall’ombra del più noto flauto traverso, ma che in realtà concede luminosità alle pagine più note del repertorio sinfonico, in questo concerto diventa solista nelle mani di Nicola Mazzanti (primo ottavino dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e tra i più noti docenti a livello internazionale).
Grazie alla riscoperta di un raro repertorio e alla raccolta di nuove commissioni appositamente dedicate, sarà possibile ascoltare l’ottavino in tutta la sua agilità mista ad un lirismo dal colore insolito. L’ottavino, la taglia piccola del flauto, è uno strumento che spesso non si fa amare. Ha avuto uno storia travagliata, che parte dalle bande militari del nord Europa, si aggiudica un posto stabile nell’orchestra romantica, e deve aspettare il XX secolo per vedere riconosciuto un aspetto espressivo e non meramente brillante alla sua voce. Persino dal punto di vista organologico, l’ottavino non partecipa della riforma che Teobald Boehm fece col flauto e, a parte le diteggiature, ha ancora una geometria interna che proviene dal Barocco. Nel XX secolo, appunto, dopo le grandi lezioni di orchestrazione di Strauss, Mahler, Ravel e Shostakovich, il piccolo flauto comincia ad avere l’attenzione di molti compositori anche come solista. Il repertorio attuale inizia davvero ad essere ampio e variegato. Il programma che viene presentato, cerca di offrire un panorama ampio delle possibilità espressive di questo strumento, spaziando attraverso trascrizioni e composizioni originali in tutti i colori musicali possibili.
- Costo: €12,00
- Sito Evento: http://www.capriccioitaliano.it/giovedi-22-the-king-of-piccolo-flute-nicola-mazzanti/
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- Contatti Organizzatore:
- Tel: 3200583313
- Email: artes.prato@gmail.com
Luogo: Piazza del Cestello, 4 , Firenze, Firenze