Pray for Pride, mostra a Milano

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In occasione del Milano Pride 2024, abbiamo il piacere di presentare a Gli eroici furori la mostra Pray for Pridea cura di Alfonso Umali, dedicata al tema dei diritti, della libertà, della sessualità libera e consapevole letta attraverso le opere di una ventina di artisti contemporanei, italiani e stranieri.

Pray for Pride, nelle intenzioni del curatore (classe 2001, giovane giornalista della rivista Artuu nonché studente dell’Accademia di Belle Arti di Brera), è un inno ai diritti LGBTQ+, anche come ironica e giocosa risposta alle recenti esternazioni del Papa sul tema dell’omosessualità e delle presunte “lobby gay” in seno alla Chiesa. Pray for Pride vuole dunque essere un’ironica preghiera laica, realizzata con le armi dell’arte e della creatività, per difendere il diritto di tutti a godere della libertà di esprimere se stessi e la propria sessualità senza discriminazioni, violenza, repressione, disprezzo, omofobia e pregiudizi di alcun genere.

Ventidue artisti hanno affrontato il tema in modo diverso, con serietà o con ironia, attraverso quadri, fotografie, installazioni, sculture, performance. Ecco allora, tra le altre opere, il Cristo LGBT di Giuseppe Veneziano, gli straordinari “gioielli” e le spade digitali di Mataro da Vergato create con silhouettes di uomini nudi, baci gay e lesbici, come quelli di Max Ferrigno e di Felipe Cardeña, le esilaranti scene di un futuro distopico di Max Papeschi, i ritratti “resistenti” di Florencia Martinez scattati al Pride 2023 di giovani con gli occhi chiusi in segno di protesta contro ogni discriminazione;

e poi i tableaux vivants di Francesco de Molfetta x Federico Laddaga ispirati ai capolavori del passato, il Cupido LGBTQ+ di Stefano Banfi, le sculture falliche di Sara Forte, le pussy ricamate di Carla Mura o quella al LED di Alessandro Manvanti, le foto di giovani dalla sessualità fluida di Elena Ovecina, e ancora le spogliarelliste fluide di Anna Muzi, i piccoli racconti sul tema dei diritti di Gabriella Kuruvilla, gli ermafroditi di Dario Arcidiacono… ancora, i collages pittorici dal sapore punk di Leone Solia, i provocatori quadri di Andrea Saltini, quelli giocosi e “superflat” di Tomoko Nagao, che alludono alla sessualità in maniera ironica, con un occhio al pop e uno all’estetica manga. Federico Crespi gioca con gli stereotipi alludendo alla sessualità presente ovunque, persino nel cibo, mentre Ambra Grande eseguirà una performance dedicata al corpo e alla sessualità.

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Luogo: Via Melzo, 30 / Porta Venezia, Milano, Milano

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