Note Noire Quartet e Greta Francolini in concerto al Teatro di Lari

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Evento organizzato da: Scenica Frammenti
2. note noire quartet

Il 21 dicembre per la rassegna teatrale RossoScena, Note Noire Quartet, al Teatro di Lari. Una straordinaria band, assolutamente fuori dalle righe e capace al contempo di trascinare il pubblico come poche altre realtà di questo genere.

Il 22 dicembre con Greta Francolini, si chiuderà la programmazione 2018. La giovane performer che sta incantando le platee con la propria ricerca e per la grande personalità, tra danza e espressione corporea, proporrà due performance “Ritornello” e “14 Movimenti”.

VENERDÌ 21 dicembre ore 21.30
NOTE NOIRE QUARTET

Ruben Chaviano (violino)
Roberto Beneventi (fisarmonica)
Tommaso Papini (chitarra)
Mirco Capecchi (contrabbasso)

Note Noire è un quartetto jazz contemporaneo, tra vivacità balcaniche e sperimentazione stilistica.

Le pulsazioni tradizionali dell’’Europa di Django Reinhardt, i dialoghi tematici dei Weather Report e i colori del mondo sonoro delle registrazioni ECM, illuminano le composizioni originali del quartetto e rendono magnetica ogni esibizione live.

Attivi sulla scena dal 2011, i Note Noire sono stati invitati ad esibirsi all’interno di programmazioni prestigiose quali Royal Albert Hall (UK), Rhino Jazz Festival (FR), LongLake Festival (CH), Piacenza Jazz Fest (IT), Barga Jazz Festival (IT).

SABATO 22 dicembre ore 21.30
GRETA FRANCOLINI
Ritornello
ore 22.30
14 Movimenti

Ritornello

di e con Greta Francolini
una produzione Cab 008 con il sostegno del Ministero dei Beni, Attività Culturali e Turismo e della Regione Toscana; con il supporto di CapoTrave / Kilowatt; Marche Teatro / Villa Nappi Residenze; Armunia Residenza Creativa; Vera Stasi; Teatrino dei Fondi San Miniato. Progetto finalista per DNAppunti coreografici 2017.

Ritornello si sviluppa a partire dalla prima traccia dell’opera del compositore William Basinski, The Disintegration Loops. La musica di Basinski è strutturata sulla replica di un breve campione melodico che lentamente, ripetendosi, perde un elemento musicale alla volta, fino all’assenza di suoni. L’assenza in Basinski non è una perdita, ma una caratterizzazione del suono. La musica diventa viva nel suo consumarsi, è presente a se stessa in quanto cambia partendo da un sé originario che si mantiene per tutta la durata della traccia.
Così la danza, nel lavoro, propone un campionario di elementi che vengono mantenuti in tutta la coreografia, sporcati però dalla memoria e dalla relazione con la colonna sonora. La ripetizione è un sistema coreografico affascinante perché porta il corpo a dover memorizzare e produrre in serie un elemento. Là dove c’è un fallimento avviene una variazione e quindi una caratterizzazione del movimento.

La traccia di Basinski è affiancata dall’intervento di alcune musiche techno. La musica techno vive della ripetizione di se stessa, creando un confine delimitatore di una cultura, una musica gergale, di forte connotazione generazionale. Le esperienze vissute da chi partecipava agli eventi di musica techno sono entrate a far parte dell’immaginario comune. Questo archivio mnemonico riesce a tratteggiare un particolare paesaggio al quale la danza può sovrapporsi, in trasparenza. Inoltre l’utilizzo di elementi noti è un espediente per poter accedere a qualcosa di altro. Ho voluto giocare allo stesso tempo col nome, Ritornello, in quanto il ritornello è il segno distintivo di una canzone, ciò che spesso la rappresenta e che la porta a memoria. È la parte più evocativa del brano musicale, che dà accesso o crea un linguaggio comune attraverso la memorizzazione. Ritornello è un paesaggio, un momento di transizione dove si possono individuare tracce di un’esperienza precedentemente esperita da altri o in prima persona, mentre nel presente accade qualcos’altro.

14 Movimenti

Uno studio sull’amore come azione minimale e disinteresse del pensiero, dove per pensiero si intende una congettura, un ragionamento, un significante. Per questo lavoro parlerei invece di intenzione, in quanto il pensiero si fa vettoriale e canalizzato all’azione, divenendo subito movimento. La memoria permette che questo accada. Avendo il corpo ben integrato i 14 movimenti della coreografia, riesce a ripeterli con la sola forza della volontà, con l’intenzione. L’intenzione è il motore che scaturisce l’azione, ma l’azione è disintenzionata e non funzionalizzata/funzionalizzante. Essendo non narrativa, l’azione potrebbe non avere fine.
Performance ipnotica dove la riduzione del movimento crea un ritmo irrefrenabile e coinvolgente. La ricerca è stata declinata a posteriori al Fedro di Platone.

Greta Francolini (1993) è una performer/coreografa. Ha all’attivo 2 lavori: Solo Sapore selezionato per la Toscana a “Nuove Traiettorie XL – percorsi di formazione per giovani autori | azione Network Anticorpi XL”; Ritornello, progetto finalista per “DNAppunti Coreografici 2017” e selezionato per “XL Vetrina della giovane danza d’autore” svoltasi a Ravenna nel settembre 2018. Il lavoro è attualmente in tournée e in coproduzione con CAB 008.
È con Annamaria Ajmone alla “Biennale College di Venezia 2016”; dall’ottobre 2016 segue lezioni di Cristina Rizzo. Nel 2017 è stata selezionata per il progetto Half a House, progetto europeo “N.O.W. New Open Working Process for the performing arts”, all’interno di Fabbrica Europa Festival; è stata selezionata per il Programma “ISA Inteatro Summer Academy” a Polverigi.
Nel Giugno 2018 lavora come interprete in Prélude di Cristina Kristal Rizzo. È selezionata per l’edizione 2018 di “Anghiari Dance Hub” dove sta lavorando alla creazione di un nuovo lavoro.



Luogo: Via Dante snc, Casciana Terme Lari, Pisa

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